venerdì 11 gennaio 2013

L'Economia Keynesiana

Riportiamo quanto affermato da Wikipedia: "L'economia keynesiana è una scuola di pensiero economica basata sulle idee di John Maynard Keynes, economista britannico vissuto a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo".

In particolare "Keynes ha spostato l'attenzione dell'economia dalla produzione di beni alla domanda"; secondo Keynes nei periodi di crisi è necessario "un intervento da parte dello Stato per incrementare la domanda globale, che a sua volta determina un aumento dei consumi, degli investimenti e dell'occupazione".

Inoltre "questa teoria si oppone alle conclusioni della cosiddetta economia neoclassica, sostenitrice della capacità del mercato di riequilibrare domanda e offerta".
(Per approfondimenti vedi Wikipedia).

Ma facciamo un esempio chiarificatore tratto dall'articolo di Massimo De Maio intitolato "Keynes, debito pubblico e autarchia":
"Ipotizziamo che il Governo italiano decida di incrementare la spesa pubblica di 1.000 milioni di euro [...] in stipendi pubblici, pensioni, sussidi, incentivi, o per essere trasferito a imprese per la realizzazione di opere pubbliche [...]".
Non importa chi sia il beneficiario "di questo incremento del proprio reddito, ciascun operatore economico deciderà cosa fare, cioè quanto spendere e quanto risparmiare".
Allora "ipotizziamo che la propensione a risparmiare dell'Italia sia, mediamente del 20% [...]" in questo caso "di quegli iniziali 1.000 milioni di euro, 800 milioni si trasformeranno in consumi che non ci sarebbero stati senza l'incremento della spesa dello Stato".

È a questo punto che si scatena l'effetto del moltiplicatore keynesiano.
Infatti "gli effetti dell'incremento della spesa statale non finiscono qui. Gli 800 milioni di euro immessi nel sistema economico attraverso i consumi generano un nuovo incremento del reddito complessivo degli italiani" (cioè l'80% di 800 milioni pari a 640 milioni di euro) e così via....

In definitiva, dopo un po' di tempo, l'incremento della spesa pubblica di 1.000 milioni di euro può generare una variazione del reddito nazionale che alla fine sarà di 5.000 milioni di euro!*

Purtroppo però questo effetto miracoloso non è più applicabile alla nostra economia:
"In economie di mercato che producono costantemente una quantità di merci superiore a quella che le persone possono acquistare, il sostegno statale all'economia attraverso un costante incremento della spesa pubblica diventa parte del sistema e il debito pubblico aumenta costantemente fino a uscire dal controllo dei decisori politici".
(Qui si può consultare l'intero articolo citato)

(*) Si può dimostrare che il moltiplicatore (in questo caso pari a 5) è dato dall'inverso della frazione della spesa pubblica risparmiata (in questo caso 1/5).

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