giovedì 29 novembre 2012

Il Manifesto del Movimento Zero

Sul sito del Movimento Zero che, come abbiamo detto in un post precedente, è stato fondato da Massimo Fini, si trova un Manifesto che è un vero e proprio Avviso ai Naviganti del nostro tempo.

Ne riportiamo solo la prima parte invitando, chi volesse, ad andare a leggerlo sul sito:
"Un Modello di sviluppo atroce, sfuggito dal controllo anche di chi pretende di governarlo, ci sta schiacciando tutti, uomini e donne di ogni mondo.
Proiettandoci a una velocità sempre crescente, che la maggioranza non riesce più a sostenere, verso un futuro orgiastico che arretra costantemente davanti a noi - perché è lo stesso modello che lo rende irraggiungibile - crea angoscia, depressione, nevrosi, senso di vuoto e inutilità.
In occidente questo modello paranoico è riuscito nell'impresa di far star male anche chi sta bene (566 americani su mille fanno uso abituale di psicofarmaci).
Esportato ovunque, per la violenza dei nostri interessi e quella, ancor più feroce, delle nostre buone intenzioni, il modello occidentale ha disgregato popolazioni, distrutto culture, identità, specificità, diversità, territori, tutto cercando di omologare a sé".

Si noti in particolare come la nostra economia venga definita un modello di vita irraggiungibile, proprio perché si basa sulla continua e inarrestabile crescita del mercato che si alimenta solo di se stesso: merci scambiate per profitto e per denaro generano altre merci in modo illimitato, perché solo in questo modo il sistema può autosostenersi e crescere.

Non serve riflettere a lungo su questa affermazione per capire che in un mondo limitato come il nostro non è vero che i beni liberi (come vengono definiti in economia) sono disponibili in quantità illimitata per tutti (come ad esempio l'acqua, l'aria o la terra da coltivare); è evidente che tutte le nostre risorse sono limitate e di questo il nostro attuale modello economico, basato solo sui consumi, deve tenerne conto.

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