mercoledì 28 novembre 2012

L'impronta ecologica

Un importante indicatore, che misura l'impatto pro capite sull'ambiente, è l'Impronta Ecologica.

Sul sito del WWF si trova una chiara definizione di questo indicatore:
"Impronta ecologica è un termine con cui si indica il determinato peso che oguno di noi ha sulla Terra. L'impronta ecologica è un metodo di misurazione che indica quanto territorio biologicamente produttivo viene utilizzato da un individuo, una famiglia, una città, una regione, un paese o dall'intera umanità per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera" (vedi il sito del WWF).

In effetti ciò che non viene considerato dal nostro attuale modello economico dei consumi, votato alla crescita senza limiti, è che "se il numero crescente di esseri umani è un problema grave, l'impatto che ognuno di essi ha sull'ambiente e sulle risorse, ovvero l'impronta ecologica, non è da meno. È evidente, infatti, che il nostro Pianeta può sostenere un numero minore o maggiore di persone, a seconda se i loro consumi, e quindi il loro impatto sull'ambiente, siano minori o maggiori".

Sembra una affermazione ovvia, che però solo recentemente comincia ad essere presa sul serio, e che (inutile dirlo) la teoria della decrescita condivide appieno: si deve prendere coscienza che le risorse sono limitate, che se vogliamo convivere col nostro pianeta dobbiamo forzatamente diminuire gli sprechi, consumare meno risorse, limitare al massimo i rifiuti non riciclabili, cambiare l'economia dei consumi senza limiti ed usare la tecnologia al meglio per diminuire la nostra impronta ecologica.

E purtroppo non si tratta più di decidere se possiamo permetterci o meno di continuare sugli attuali stili di vita, perché ormai è solo questione di tempo:
"Se tutti gli esseri umani avessero un'impronta ecologica pari a quella degli abitanti dei paesi sviluppati non basterebbe l'attuale pianeta per sostenerla"!
(Vedi il sito del  WWF per maggiori informazioni)

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