Sul sito del Movimento per la Decrescita Felice si legge che l'attività portata avanti dal Movimento si articola in quattro filoni:
- Stili di vita- Tecnologie
- Politica
- Cultura.
In particolare si afferma che "questi quattro filoni sono per noi come uno sgabello,
costituito da tre robuste gambe – stili di vita, tecnologie e politica –
le quali tengono in piedi il ripiano della cultura. Se manca una di queste gambe lo sgabello non sta in piedi".
Ora partiamo dalla tecnologia (nei prossimi post esamineremo le altre tre gambe) e riportiamo alcune citazioni rimandando al sito per eventuali approfondimenti.
In particolare si dice che "le tecnologie della decrescita sono quelle tecnologie che, a parità di prestazioni, riducono:
1. I consumi di energia
2. I consumi di materie prime
3. Gli oggetti da smaltire".
2. I consumi di materie prime
3. Gli oggetti da smaltire".
E subito dopo si specifica:
"La decrescita non è infatti il ritorno all’età della pietra, ma il
recuperare la saggezza del passato e coniugarla con tutto ciò che di
utile e intelligente abbiamo inventato ed inventeremo. Non tutto il
nuovo infatti rappresenta un progresso (pensiamo alle borse di
plastica rispetto a quelle di tela), come d’altra parte non tutto il
vecchio è meglio del nuovo (non siamo insomma per ritornare ai piccioni
viaggiatori!)".
Ma vediamo un esempio:
"Per il riscaldamento degli ambienti in
Italia si consumano mediamente 200 chilowattora (circa 20 litri di
gasolio o 20 metri cubi di metano) al metro quadrato all’anno. In
Germania, in Alto Adige e, da qualche anno, anche in alcuni Comuni
italiani, non è consentito costruire nuovi edifici, o ristrutturare
edifici esistenti se il loro consumo energetico per il riscaldamento
supera i 70 kilowattora (7 litri/metri cubi). Una casa ben costruita,
come quelle tedesche, consuma quindi circa 2/3 dell’energia in meno di
una casa mal costruita, ma per costruirla occorre una tecnologia molto
più evoluta, una tecnologia della decrescita!".
Infine si sottolinea che è fondamentale modificare i nostri stili di vita poiché "da sole, le tecnologie che riducono il consumo di risorse a parità di
produzione o servizi possono dare adito al cosiddetto effetto
rimbalzo: se un'automobile più efficiente dimezza i consumi di benzina
raddoppiando i chilometri che fa con un litro, gli automobilisti possono
essere indotti a percorrere più chilometri. Per evitare che ciò si
verifichi occorre anche un cambiamento degli stili di vita e una
legislazione che ponga limiti alla circolazione automobilistica ed
incentivi la mobilità pubblica".
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